Quante uova al giorno si possono mangiare?

Domanda apparentemente banale, ma tra le più diffuse: quante uova al giorno si può mangiare? Non esistono risposte che vadano bene per tutti, gli stessi medici e nutrizionisti si dividono tra chi ne esalta le proprietà nutrienti e chi suggerisce di fare attenzione all’elevato tasso di colesterolo. A complicare le cose c’è il fatto che entrambe le posizioni sono corrette.

Quante uova al giorno si possono mangiare?

Partiamo proprio dal colesterolo per capire quante uova al giorno si possono mangiare; secondo gli studi di settore, il  fabbisogno quotidiano di colesterolo è di circa 300 mg. Calcolando che un uovo ne contiene già 200 mg, si capisce bene come già mangiandone due si ecceda di gran lunga quel limite. Tanto più che durante la giornata si potrebbero assumere anche altri alimenti ad alto tasso di colesterolo.

Quante uova si possono mangiare al giorno e a settimana?

Da ciò che abbiamo visto, non dovresti mangiare più di un uovo al giorno, naturalmente non tutti i giorni. Rivolgiti al dietologo o al medico, che sarà in grado di stilare una dieta su misura per te dopo aver valutato i tuoi parametri ematici.

Potremmo dire un uovo al giorno, ma comunque, raccomandano i medici, non tutti i giorni; meglio dunque orientarci su una prospettiva settimanale. Le ultime indicazioni della Società Italiana di Nutrizione raccomandano da 1 a 4 uova a settimana; tale range include sia le persone in salute che le persone affette da particolari patologie, le quali si atterranno ai gradi più bassi di questa forbice.

Chi è in salute o pratica sport e attività fisica intensa può arrivare anche a 6 uova settimanali, ma sarebbe preferibile alternare le fonti proteiche.

L’importanza delle uova nell’alimentazione

Le uova di gallina forniscono proteine in quantità e qualità elevata; a ciò si aggiunge l’apporto di vitamine, tra cui la A, B6 e B12, il ferro, il calcio, il fosforo, il potassio. E il colesterolo? Certamente non bisogna abusarne proprio per la presenza di lecitine, ma queste hanno anche buone proprietà, tra cui il potenziamento dei processi digestivi e il potenziamento dell’attività delle Hdl.

Insomma, come ci ricorda anche la Fondazione Veronesi qui, le uova fanno bene ma chi soffre di determinate patologie, tra cui il diabete e i calcoli al fegato, deve consumarle in maniera più attenta. Per costoro, la stessa Fondazione, suggerisce di non assumerne uova a settimana.

A questo proposito, se vuoi sfruttare le caratteristiche di questo alimento in ricette salutari e gustose, in questa pagina trovi un video con un’esauriente spiegazione medica delle proprietà nutrizionali e alcune indicazioni di cottura.

Ciò che essenziale, è mantenere una dieta varia ed equilibrata, sia in caso delle su citate malattie, sia in ottica preventiva, sia infine per favorire la regolarità intestinale.

Uova crude o cotte: le differenze per la digestione

Rimanendo in tema di ricette, è utile sapere che l’uovo è altamente digeribile se il tuorlo si mantiene crudo e l’albume appena coagulato. In breve, non andrebbe tenuto più di 5 minuti in acqua bollente, sia con guscio nel caso di uovo à la coque sia senza nel caso di uovo affogato o in camicia.

Chi ha difficoltà a digerire non deve dunque rinunciare alle uova ma optare per piatti che richiedeno ridotti tempi di cottura e possibilmente non contemplino l’impiego di sostanze grasse. In breve, il male di un uovo al tegamino per il colesterolo e per la digestione non è tanto l’uovo in sé, quanto piuttosto i grassi di “contorno” come l’olio o il burro.

Si tenga però presente che l’uovo completamente crudo ha meno proteine di uno leggermente cotto; ciò perché l’albumina cruda viene espulsa dall’organismo senza essere assorbita.

Le uova sono un alimento preziosissimo per la nostra dieta: occorre solo, senza allarmismi, imparare ad assumerne la quantità  giusta e con modalità di preparazione ottimali per il nostro corpo.

Le uova causano malattie cardiovascolari?

Questa è una delle domande più frequenti su questo tema: no, la ricerca scientifica ha già da anni sfatato la convinzione che ci sia correlazione tra consumo di uova e insorgenza di malattie cardiovascolari.

Quante uova di quaglia si possono mangiare al giorno?

Ancora meno! Le uova di quaglia, a parità di peso, contengono più del doppio di colesterolo se confrontate con quelle di gallina, quindi massimo due a settimana.

Certo, al giorno non puoi mangiare mezzo uovo anche in questo caso va bene dunque bene assumerne uno, purché il resto della dieta quotidiana sia povera di acidi grassi saturi e grassi trans.

Lo stesso discorso vale per i prodotti di oca, anatra e tacchina, che contengono quasi il doppio di lipidi rispetto alle uova di gallina.

Allestire un pollaio domestico è possibile?

Quando acquistiamo le uova al supermercato, è bene fare attenzione alla categoria, che indica la qualità del prodotto, e al metodo di allevamento. Nonostante ciò, è frequente che le uova non siano fresche. Per verificarlo, basta immergerle in una ciotola con acqua fredda e sale: se galleggiano, è perché l’uovo è vecchio, dato che con il tempo aumenta il volume occupato dalla camera d’aria.

Per un’alimentazione sana e sicura, e spazio permettendo, una buona idea è quella di allestire un pollaio domestico.

Se ti stai chiedendo quante uova fanno al giorno le galline, niente paura, un numero più che sufficiente per il fabbisogno della tua famiglia. Le galline ovaiole possono infatti farne fino a 10, dopo di che si interrompono per iniziare a covarle. Ciò vale se non prelevi le uova tutti i giorni; viceversa,  trovandosi senza uovo, la gallina continuerà a produrle tutti i giorni, arrivando anche a 250/300 all’anno.

Se consideriamo una media di 3 uova a settimana a testa, una famiglia può benissimo, con 3 o 4 galline, soddisfare il suo consumo di uova senza sottoporre gli animali a un eccessivo stress da deposizione.

Quante uova al giorno fa una gallina?

Su quante uova fa una gallina al giorno, wikipedia ci dà una media indicativa di 300 uova l’anno; si consideri che però che queste cifre si riferiscono alle cosiddette razze da uova, come le Livorno, Ancona, Amburgo, e in condizioni intensive.